Il controllo motorio open e closed loop. A cosa serve studiare lentamente?

Falaut n.104, in pubblicazione.

Suonare uno strumento musicale richiede l’apprendimento di movimenti complessi, da eseguire con la massima precisione e accuratezza. Ciò non si limita alla correttezza delle note e alla velocità di esecuzione, ma riguarda anche la qualità del suono, dell’articolazione, nonché la musicalità e le scelte interpretative. Comprendere appieno i meccanismi utilizzati dal nostro cervello per apprendere nuovi movimenti è sicuramente utile a massimizzare l’efficacia del nostro studio.

In psicologia della performance vengono definiti due sistemi principali di controllo e apprendimento motorio: l’open loop e il closed loop. Quando un musicista esegue una serie di rapidi movimenti senza poterne valutare il risultato in tempo reale, si sta affidando a un sistema di controllo open loop. Questo accade durante l’esecuzione di sequenze di note molto rapide, quando la velocità del movimento richiesta è tale da non poter essere monitorata né corretta durante la sua esecuzione. In questo caso, precisione e la fluidità sono garantite dall’allenamento pregresso e dalla memoria cinetica. Il musicista è in grado di riconoscere gli errori solo dopo averli commessi, senza possibilità di correggerli “all’ultimo istante”. Sebbene l'open loop sia utile per sviluppare velocità e automatismo, presenta delle limitazioni, poiché non consente correzioni. Una volta iniziato, il movimento non può essere modificato in risposta a eventuali errori o imprecisioni, il che può portare a errori ripetuti se non si interviene per correggerli. D’altro canto, il sistema closed loop rappresenta un approccio in cui il feedback sensoriale prende parte attiva nel controllo dei movimenti. In questo caso, il musicista esegue un movimento prestando attenzione ai suoni prodotti, ad una velocità tale da consentirgli di reagire ad eventuali errori o imperfezioni. Questo tipo di controllo permette un adattamento continuo: il musicista, ascoltando l'intonazione, la qualità sonora, il ritmo e le dinamiche, può correggere e migliorare la propria performance in tempo reale. L’approccio closed loop è particolarmente utile durante lo studio di passaggi musicali che richiedono grande precisione e sensibilità, migliorando l’intonazione e la qualità del suono. Per esempio, i flautisti usano il closed loop quando monitorano attentamente il suono per correggere immediatamente eventuali stonature o un ensemble di fiati può sfruttare lo stesso sistema di controllo per studiare il bilanciamento delle voci. Entrambi gli approcci, open e closed loop, sono fondamentali e complementari nell’apprendimento musicale. L’open loop permette di sviluppare fluidità, velocità e sicurezza nell’esecuzione. Tuttavia, l’uso esclusivo del sistema open loop può portare a una ripetizione non critica di errori, il che rende essenziale l’intervento di un sistema di controllo closed loop. Quest’ultimo consente di analizzare e correggere gli errori con consapevolezza, migliorando la precisione e la qualità espressiva.

La distinzione fra i due sistemi di controllo motorio non è solo basata su ricerche svolte in ambito didattico ma ha anche un chiaro fondamento neurologico. Sappiamo infatti che le aree del cervello coinvolte nell’open e closed loop sono relativamente distinte e indipendenti. Questa separazione ci suggerisce due importanti considerazioni: primo, è probabile che movimenti rapidi gestiti dall’open loop vengano appresi più rapidamente tramite strategie di studio affini, che allenano l’open loop stesso. In altre parole, otterremo i risultati migliori se in fase di studio alleniamo le stesse aree del cervello che utilizzeremo in fase di performance. Secondo, strategie di studio incongruenti con il sistema di controllo che verrà utilizzato in performance possono risultare inefficienti se utilizzate in maniera acritica. Per esempio, studiando passaggi veloci esclusivamente a tempo lento rischiamo di allenare aree del cervello che non sono in grado di gestire movimenti rapidi. Quindi, studiare lentamente in closed loop è indubbiamente una strategia di studio valida e utile, che permette di pianificare e controllare i movimenti con una precisione e raffinatezza impensabili a velocità elevate. Tuttavia, è importante compensare i limiti di questa tecnica, aumentando progressivamente la velocità di studio così da stimolare l’apprendimento in strutture del cervello che gestiscono l’open loop, al fine di ottenere benefici concreti in fase di performance.

In conclusione, un buon metodo di studio integra entrambi i sistemi di controllo motorio e richiede la transizione dinamica dal closed loop all’open loop e viceversa. Il bilanciamento tra questi due sistemi è fondamentale per un apprendimento efficace ed efficiente, che garantisca solidità e sicurezza durante una performance.

Didascalia: Il controllo motorio open loop gestisce movimenti rapidi, senza possibilità di correzione. Il closed loop è preposto all’esecuzione, controllo e correzione in tempo reale di movimenti lenti.